Tappa / Stage 18: Rifugio O. Faliér—Caprile

Sass Taiè nella gola di Sottoguda / Sass Taiè in Sottoguda Gorge

Imbocchiamo la vecchia strada utilizzata dalle truppe per i rifornimenti, che percorre la Val Ombretta dal Rifugio Faliér, ma prima di scendere a fondovalle vediamo il Sasso Bianco in distanza. Amelia e Lucy furono le prime viaggiatrici straniere a scalare questa cima, che rappresenta la nostra destinazione nella Tappa 19.

Oggi il cammino è pressoché tutto in piano e si ha tutto il tempo per una sosta alla bottega contadina o all’Agriturismo Malga Ciapèla, dove assaggiare alcuni famosi e deliziosi formaggi artigianali. Continuiamo poi verso la strada principale per arrivare alla Malga Ciapèla, dove ancora una volta calchiamo le orme di Amelia e Lucy.

Descriviamo l’escursione di Amelia e Lucy alla gola di Sottoguda nel Capitolo 4, corredata da un’immagine del masso del Taié. La foto è scattata sul lato opposto, dove Amelia e Lucy attraversarono un ponte sulla stretta apertura tra il masso e la parete del burrone sulla sinistra. Oggi il sentiero segue la strada scavata nella montagna, sulla destra del masso, e utilizzata per i rifornimenti militari al Rifugio Faliér durante la Prima Guerra Mondiale.

Sotto la gola, attraversiamo il paesino di Sottoguda. Ai tempi di Amelia era un luogo miserevole, mentre oggi le antiche case sono state restaurate e il villaggio conserva la propria cultura ladina, oltre che una generosa dose di Spirito delle Dolomiti.

Da qui seguiamo il sentiero Sottoguda-Masarè lungo la Val Pettorina verso Caprile.

Di ritorno a Caprile, Amelia e Lucy fanno una sosta in attesa che il tempo migliori e consenta loro di scalare il Sasso Bianco. Dopo di che effettuano la seconda escursione da Caprile alla Val di Zoldo, alla ricerca di un altro dipinto di Tiziano in una chiesetta isolata. Le seguiamo nel Giro di Zoldo per le prossime sei tappe.

We take the old military supply road down Val Ombreta from Rifugio Faliér, but before we drop down to the valley bottom we see Sasso Bianco in the distance. Amelia and Lucy were the first foreigners to climb this peak and it is our destination on Stage 19.

It’s downhill most of the way today, with plenty of time to call in at the farm shop, or Agriturismo Malga Ciapèla, so we can sample some of their famous, and delicious, artisan cheese. Then we continue to the main road at Malga Ciapèla itself, where we join Amelia and Lucy’s trail once more.

We describe Amelia and Lucy’s day trip to the Sottoguda gorge in Chapter 4, with a picture of the boulder at Sass Taiè. The photograph is from the opposite side, where Amelia and Lucy would have crossed a bridge over the narrow gap between the boulder and the canyon wall on the left. Today the path follows the road on the right of the boulder, which was tunnelled out to transport military supplies to Rifugio Faliér during World War I.

Below the gorge, we pass through Sottoguda village. In Amelia’s time it was a miserable place, but today the old houses have been restored and the village preserves its Ladin culture, as well as the Spirits of the Dolomites.

From here we follow the Sottoguda–Masarè trail down Val Pettorina to Caprile.

Back at Caprile, Amelia and Lucy took a rest, as the weather was bad, before climbing Sasso Bianco. After that they made their second round trip from Caprile to Val di Zoldo, searching for another painting by Titian in Zoppè di Cadore. We follow them round Giro di Zoldo for our next six stages.


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