iconfinder_flag-italy_748049png  VIA AMELIA – Viaggio nel tempo nelle Dolomiti

VIA AMELIA è un tour delle Dolomiti ispirato e guidato da Amelia Edwards, una delle prime straniere ad esplorare queste maestose montagne e a scriverne.

Nel suo libro Untrodden Peaks and Unfrequented Valleys, (Cime inviolate e valli sconosciute) pubblicato per la prima volta nel 1873, Amelia ci narra le sue incredibili avventure. A meravigliarci non fu solo l’improbabile viaggio nei tempi andati, ma anche le fantastiche illustrazioni della scrittrice. Ancora oggi è una delle guide turistiche più apprezzate mai pubblicate sulle Dolomiti. In VIA AMELIA lo riportiamo in vita, con Amelia come nostro cicerone. Lungo questa visita guidata, Amelia ci affascina, con le sue stesse parole, con un racconto vivido dei suoi viaggi in carrozza o su carri trainati da cavalli, cavalcando muli all’amazzone su percorsi irregolari oppure a piedi sui sentieri più ripidi, in compagnia di un'amica Lucy Renshaw.

VIA AMELIA ci permette di seguire il percorso preciso di Amelia e Lucy, da Venezia a Bolzano, su strade e su sentieri, nelle stesse valli, attraverso gli stessi valichi di montagna e sopra, o attorno, alle stesse vette. Lungo la strada attraversiamo i luoghi che Amelia e Lucy visitarono per scoprire che cosa è successo agli alberghi e alle osterie in cui dormirono e per cercare eventuali discendenti delle persone che avevano incontrato. Ci fermiamo anche dove Amelia si fermò a disegnare, così possiamo confrontare la vista di oggi con le bellissime incisioni di Untrodden Peaks and Unfrequented Valleys, o con i dipinti originali di Amelia.

Come nostra guida, Amelia ci affascina non solo con descrizioni dettagliate dei posti visitati, ma anche con racconti arguti riguardo alle sue conversazioni con la vasta gamma di personaggi che incontra. Grazie ai disegni incantevoli di Amelia e ai suoi squisiti ritratti verbali, possiamo viaggiare con la fantasia nel tempo e immaginare com’era la vita in questo ambiente, ora patrimonio mondiale, durante gli albori del turismo. La precisione degli scritti di Amelia fornisce una testimonianza storica ricca e gratificante che ci permette di soffermarci un po' e considerare: cosa è cambiato? Cosa rimane invariato? E, soprattutto, cosa dobbiamo fare per custodire e preservare il nostro prezioso patrimonio naturale e culturale?

iconfinder_flag-united-kingdom_748024png  VIA AMELIA – Time travel in the Dolomites

VIA AMELIA is a tour of the Dolomites inspired, and guided, by Amelia Edwards, one of the first foreigners to explore these majestic mountains and write about them.

In her book Untrodden Peaks and Unfrequented Valleys, first published in 1873, Amelia tells us the story of her astonishing adventures. It is not only the improbable journey in a bygone age that amazes us, but also the incredible illustrations drawn by the author herself.  Even today, it is one of the most popular guidebooks ever published about the Dolomites. In VIA AMELIA we bring it back to life, with Amelia as our courier. Along this guided tour, Amelia enthrals us, in her own words, with a vivid account of her travels by horse-drawn carriage and cart, riding side-saddle on mules over rougher trails and on foot up and down steep rocky paths accompanied by a female friend Lucy Renshaw.


VIA AMELIA enables us to follow Amelia's and Lucy’s precise route, from Venice to Bolzano, by road and footpath, through the same valleys, across the same mountain passes and over, or around, the same magnificent peaks. Along the way we pass through places that Amelia and Lucy visited to discover what has happened to the inns and hotels where they slept, and to meet descendants of people Amelia and Lucy met. We also pause where Amelia stopped to sketch, so we can compare the view today with the beautiful engravings from Untrodden Peaks and Unfrequented Valleys, or Amelia’s original paintings.

As our guide, Amelia fascinates us with detailed descriptions of the places she visited and witty accounts of her conversations with the wide range of ordinary people they encountered. Her delightful sketches and exquisite pen-portraits enable our imaginations to travel through time, and picture what life was like at the dawn of tourism in this World Heritage Site. The precision of Amelia’s writing provides a rich historical insight that allows us to linger awhile and consider: What has changed? What remains the same? And, more importantly, what must we do to cherish and preserve our precious natural and cultural heritage?


Itinerari

VIA AMELIA è suddivisa in 10 distinti itinerari. Ogni itinerario copre parte del viaggio di Amelia e Lucy e offre da solo un'esperienza interessante e utile. Alcuni itinerari richiedono più giorni, se vengono visitati tutti i Punti d’interesse. Altri possono essere seguiti in un solo giorno. Completando tutti e 10 gli itinerari ci godiamo un tour completo delle Dolomiti, visitando i luoghi più iconici e famosi. Esploriamo anche alcune delle parti più pure e immacolate, dove ci sentiamo più vicini alle esperienze di Amelia e Lucy.

Il trasporto di oggi è completamente diverso da quello del viaggio di Amelia e Lucy. In ogni itinerario forniamo i dettagli del trasporto pubblico, ma possiamo anche percorrerlo in bicicletta o con mezzi privati.

Itineraries

VIA AMELIA is divided into 10 separate itineraries. Each itinerary covers part of Amelia and Lucy’s journey and provides an interesting and worthwhile experience on its own. Some itineraries take several days, if all the points are visited. Others may be followed in a single day. By completing all 10 itineraries we enjoy an all-embracing tour of the Dolomites, visiting the most iconic and famous places. We also explore some of the most pristine and unspoilt parts, where we feel closer to Amelia's and Lucy’s experiences.

Transport today is completely different from Amelia's and Lucy’s journey. In each itinerary we provide details of public transport, but we can also follow on bicycle or private transport.

iconfinder_flag-italy_748049png Iniziamo dall'Hotel Danieli, vicino a Piazza San Marco a Venezia, e finiamo all'Hotel Aquila a Cortina d'Ampezzo. Lungo la strada seguiamo Amelia che fa shopping a Venezia, ammiriamo uno dei dipinti di Tiziano a Serravalle, scoprendo dove Amelia disegnò le sue prime Dolomiti e sentendo l'eccitazione crescere mentre ci avviciniamo a queste meravigliose montagne.

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iconfinder_flag-united-kingdom_748024png We begin at Hotel Danieli, near St Mark’s square in Venice, and end at Hotel Aquila in Cortina d’Ampezzo. Along the way we follow Amelia shopping in Venice, admire one of Titian’s paintings at Serravalle, find where Amelia sketched her first Dolomites, and feel the excitement rising as we draw nearer to these amazing mountains.

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iconfinder_flag-italy_748049png Amelia e Lucy soggiornarono all'Aquila Nera di Cortina per una settimana. Visitarono tutti i luoghi di interesse nelle vicinanze, come il Lago di Landro, nel corso di escursioni giornaliere ed esplorarono il villaggio. La Sagra annuale si svolse durante il loro soggiorno, quindi il villaggio era molto affollato. Amelia descrive l'evento in modo ricco di dettagli. Sette delle otto Punti di interesse sono vicini al centro e sono facilmente raggiungibili a piedi. Unica eccezione, il Lago di Landro, che può essere raggiunto lungo la pista ciclabile o in autobus.

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iconfinder_flag-united-kingdom_748024png Amelia and Lucy stayed at the Aquila Nera in Cortina for a week. They visited the well-known beauty spots nearby, such as Lago di Landro, on day trips and explored the village. The annual sagra took place during their stay so the village was very busy and Amelia describes the event in rich detail. Seven of the eight locations are close to the centre and may be reached easily on foot. The only outlier, Lago di Landro, may be reached along a cycle trail or by bus.

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iconfinder_flag-italy_748049png Seguiamo Amelia e Lucy nel cuore del Cadore mentre ripercorrono il loro viaggio lungo la Val d'Ampezzo per visitare la casa natale di Tiziano a Pieve di Cadore. Proseguiamo con loro lungo l'incontaminata Val d'Ansiei, con le aspre Marmarole da un lato e gli spinosi pinnacoli dei Cadini dall'altro. Ci fermiamo poi al Lago di Misurina, dominato dalle iconiche Tre Cime di Lavaredo a nord e dalle imponenti pareti del Sorapis a sud, prima di tornare a Cortina dal passo Tre Croci con il suo panorama mozzafiato. Questo giro ad anello esplora il nostro patrimonio storico e culturale mentre diversi paesaggi di prati scintillanti e foreste profumate, dominati da vette imponenti e precipizi, alimentano le nostre emozioni con un senso di benessere, proprio come lo erano quelle di Amelia.

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iconfinder_flag-united-kingdom_748024png We follow Amelia and Lucy through the heart of Cadore as they retrace their journey along Val d’Ampezzo to visit Titian’s birthplace in Pieve di Cadore. We continue with them along the pristine Val d’Ansiei, with the rugged Marmarole on one side and the spiky pinnacles of the Cadini on the other. We pause at Lake Misurina, overlooked by the iconic Tre Cime di Lavaredo to the north and the imposing walls of the Sorapis to the south, before returning to Cortina by the Tre Croci pass with its stunning panorama. This round trip explores our historic and cultural heritage while diverse landscapes of glittering meadows and fragrant forests, overlooked by towering peaks and precipices, feed our emotions with a sense of well-being, just as Amelia’s were.

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iconfinder_flag-italy_748049png Amelia e Lucy spostarono la loro base dall'Aquila Nera, a Cortina, oltre il Passo Falzàrago e giù a Caprile, dove soggiornarono con la signora Giovanna Pezzè. Le seguiamo, su strada, fino al passo, fermandoci a Pocol dove Amelia disegnò il Becco di Mezzodì e La Rochetta. Dopo aver sostato per visitare l'ospizio sul passo, dove Amelia fu battezzata la 'Signora Cuoca', seguiamo Amelia e Lucy a piedi, calcando le loro orme fino al Castello di Andràz. Il Castello è stato restaurato dopo il passaggio di Amelia e Lucy e vale la pena concedervi un po' di tempo per scoprire di più sulla sua storia.

La nostra prossima tappa è nel villaggio di Andràz, per vedere dove Amelia e Lucy si rifugiarono da un temporale nella minuscola birreria di Finazzer. E da Andràz prenderemo lo stesso sentiero di Amelia e Lucy, a piedi o in bicicletta, lungo la vecchia strada poco frequentata fino a Collaz. Questo è uno dei tratti più belli e incontaminati di Via Amelia. L'ultimo tratto da Collaz a Caprile è lungo la strada principale.

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iconfinder_flag-united-kingdom_748024png Amelia and Lucy moved their base from the Aquila Nera, in Cortina, over Passo Falzàrago and down to Caprile, where they stayed with Signora Giovanna Pezzè.  We follow them, by road, to the pass, pausing at Pocol where Amelia sketched Becco di Mezzodì and La Rochetta. After stopping to visit the hospice on the pass, where Amelia was christened 'Signora Cuoca', we follow Amelia and Lucy on foot using the same path that they used to Castello di Andràz. The castle has been restored since Amelia and Lucy passed by and it is worth allowing some time there to discover more about its history.

Our next stop is in the village of Andràz, to see where Amelia and Lucy sheltered from a thunderstorm in Finazzer's tiny birreria. And from Andràz we take the same path as Amelia and Lucy, on foot or by bike, along the rarely visited old road as far as Collaz. This is one of the most beautiful and unspoilt sections of Via Amelia. The last section from Collaz to Caprile is along the main road.

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iconfinder_flag-italy_748049png Caprile è vicina al centro geografico delle Dolomiti ed è sempre stata una base ideale da cui partire per esplorare le montagne circostanti. I primi alpinisti stranieri, venuti a fare le prime ascensioni di vette inesplorate, scelsero di soggiornare da Pezzè, talvolta chiamato Albergo alle Marmolade, oggi La Corona d'Oro. Naturalmente, Amelia e Lucy avevano letto di questo e hanno scelto di fare di Caprile la loro base per tre settimane.

Durante quel periodo, hanno fatto diverse gite di un giorno e due viaggi di andata e ritorno di più giorni. Ripercorriamo gli itinerari di andata e ritorno negli Itinerari 6, 7 e 8. In questo itinerario esploriamo il paese di Caprile e facciamo brevi escursioni al Lago di Alleghe, al Colle Santa Lucia, alla Rocca Piétore e alla gola di Sottoguda. Facciamo anche trekking di un'intera giornata al Sasso di Ronch e alla scalata del Sasso Bianco, la vetta che Amelia e Lucy rivendicarono la prima salita da parte di stranieri.

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iconfinder_flag-united-kingdom_748024png Caprile is close to the geographical centre of the Dolomites and it has always been an ideal base from which to explore the surrounding mountains. The first foreign climbers, who came to make their first ascents of untrodden peaks, chose to stay at Pezzè's, sometimes called Albergo alle Marmolade, nowadays La Corona d'Oro. Naturally, Amelia and Lucy had read about this and chose to make Caprile their base for three weeks.

During that time, they made several daytrips and two multi-day round trips. We retrace the round trips in Itineraries 6, 7 and 8. In this Itinerary, we explore the village of Caprile itself and make short excursions to Lake Alleghe, Colle Santa Lucia, Rocca Piétore, and the Sottoguda gorge. We also make full-day treks to Sasso di Ronch and to climb Sasso Bianco, the peak which Amelia and Lucy claimed the first ascent by foreigners.

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iconfinder_flag-italy_748049png Il primo tratto da Caprile ad Agordo è lungo la Val Cordevole e comprende un tratto solitario e selvaggio a piedi, tra Cencenighe e Listolade, dove ci sentiamo molto più vicini al viaggio di Amelia e Lucy.

Il nostro viaggio da Agordo a Fiera di Primiero è molto più facile su strada di quello di Amelia e Lucy su una mulattiera su due difficili passi di montagna. Oggi questa è una parte delle Dolomiti tranquilla e incontaminata con soste negli incantevoli paesi di Frassenè e Gosaldo. Ci fermiamo anche a Forcella Aurine e prendiamo il sentiero nel bosco per un breve tratto alla scoperta di un sentiero come quello che Amelia e Lucy seguivano sui loro muli.

Esplorando a piedi la Val Canali abbiamo una delle poche opportunità di seguire lo stesso sentiero che usavano Amelia e Lucy. Il tratto oltre Malga Canali, circondato dalle montagne, ci riempie di emozioni e ci regala un senso di benessere travolgente, proprio come ha vissuto Amelia. Nella parte medievale di Primiero apprendiamo di più sulla lunga storia del paese, prima di passare alla relativamente nuova località turistica di San Martino.

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iconfinder_flag-united-kingdom_748024png The first section from, Caprile to Agordo, is along Val Cordevole and includes a lonely and wild section on foot, between Cencenighe and Listolade, where we feel much closer to Amelia's and Lucy's journey.

Our journey from Agordo to Fiera di Primiero is much easier by road than Amelia's and Lucy's on a bridle path over two difficult mountain passes. Today this is a quiet and unspoilt part of the Dolomites with stops at the charming villages of Frassene and Gosaldo. We also pause on Forcella Aurine and take the footpath into the forest a short distance to discover a trail like the one that Amelia and Lucy followed on their mules.

By exploring Val Canali on foot we have one of the few opportunities to follow the very same path that Amelia and Lucy used. The section beyond Malga Canali, surrounded by the mountains, fills our emotions and gives us an overwhelming sense of well-being, just as Amelia experienced. In the medieval part of Primiero we learn more about the long history of the village, before moving on to the relatively new tourist resort at San Martino.

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iconfinder_flag-italy_748049png Prima di lasciare San Martino, ne esploriamo la storia seguendo la serie di pannelli illustrati esposti lungo via Fontanelle. Gli spiriti della montagna ci avvolgono mentre saliamo al Passo Rolle, dominato dal Cimon della Pala, conosciuto ai tempi di Amelia come il Cervino delle Dolomiti. Scendendo attraverso la foresta selvaggiamente romantica dei violini, dove un tempo vagava Stradivari, raggiungiamo l'incantevole Paneveggio. Il museo geologico di Predazzo è un'altra tappa imprescindibile della Via Amelia, dove troviamo le firme di Amelia e Lucia nel libro dei visitatori conservato digitalmente dall'hotel Nave d'Oro, famoso in tutto il mondo, gestito dalla famiglia Giacomelli che ancora oggi vive in città . Ci colleghiamo con più spiriti umani a Vigo di Fassa all'Hotel Alpen Corona, dove soggiornò Amelia, ancora oggi gestito dalla stessa famiglia Rizzi.

I ritratti a penna riccamente dettagliati di Amelia ci forniscono un ricordo unico delle persone che ha incontrato e dei luoghi che ha visitato, come l'Alpe Fedàia. E lì, al Passo Fedàia, ci fermiamo a ricordare coloro la cui vita è stata messa a repentaglio durante le brutali condizioni della prima guerra mondiale e ad apprezzare la pace che abbiamo ereditato.

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iconfinder_flag-united-kingdom_748024png Before leaving San Martino, we explore its history by following the series of illustrated panels displayed along Via Fontanelle. The mountain spirits envelop us as we climb to the Rolle Pass, dominated by Cimon della Pala, known as the Matterhorn of the Dolomites in Amelia's time. Descending through the wildly romantic forest of violins, where Stradivari once roamed, we reach the enchanting Paneveggio. The geological museum in Predazzo is another essential stop on Via Amelia, where we find Amelia's and Lucy's signatures in the digitally preserved visitors' book from the world-famous Nave d'Oro hotel, run by the Giacomelli family who still live in the town today. We connect with more human spirits in Vigo di Fassa at Hotel Alpen Corona, where Amelia stayed, still operated by the same Rizzi family today.

Amelia's richly detailed pen portraits provide us with a unique record of people she met and places she visited, such as the Fedàia Alp. And there, at Passo Fedàia, we pause to remember those whose lives were scarificed during the brutal conditions of World War 1 and appreciate the peace we have inherited.

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iconfinder_flag-italy_748049png Seguiamo Amelia e Lucy mentre completano il loro affascinante viaggio attraverso le Dolomiti lungo le valli dove pochi stranieri viaggiavano nel 1872 e nessuno aveva mai incontrato prima due donne inglesi indipendenti. Nell'ultima parte della loro avventura attraversarono il famigerato Passo del Colfosco, oggi chiamato Passo Gardena, dove il sentiero era disseminato di croci che segnalavano la morte di persone in caso di maltempo. La strada di oggi è molto sicura e abbiamo la possibilità di attraversarla con gli impianti di risalita. Esploriamo Ortisei / St. Ulrich, il centro di una prospera industria di intaglio del legno, e confrontiamo la produzione in stile industriale di oggi con l'industria artigianale che ha affascinato Amelia e Lucy. Lasciamo le Dolomiti, a piedi, attraverso la corroborante Alpe di Siusi / Alpe di Siusi con i suoi panorami suggestivi in ​​tutte le direzioni, prima di scendere attraverso un incantevole bosco fino a Bad Ratzes, uno dei luoghi più belli di questo viaggio dove la Natura ci abbraccia completamente.

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iconfinder_flag-united-kingdom_748024png We follow Amelia and Lucy as they completed their fascinating journey through the Dolomites along the valleys where few foreigners travelled in 1872 and nobody had ever met two independent English women before. In the last part of their adventure they crossed the notorious Colfosco Pass, now called Passo Gardena, where the path was littered with crosses marking where people had perished in bad weather. Today's road is very safe and we have the option of crossing by mountain lifts. We explore Ortisei / St. Ulrich, the centre of a prosperous wood carving industry, and compare today's factory-style production with the cottage industry that fascinated Amelia and Lucy. We leave the Dolomites, on foot, across the invigorating Alpe di Siusi / Seisser Alm with its striking panoramas in all directions, before descending through an enchanting forest to Bad Ratzes, one of the most beautiful places on this journey where Nature embraces us completely.

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iconfinder_flag-italy_748049png Nell'itinerario pianificato da Amelia era rimasto un elemento: un pellegrinaggio al minuscolo e remoto villaggio di Zoppè di Cadore, dove si diceva che la chiesa avesse un quadro dipinto da Tiziano. Per arrivarci avevano bisogno di attraversare la Forcella d'Alleghe e fare trekking in Val di Zoldo, ma ormai erano viaggiatori esperti con una prima salita alle spalle e Amelia ha rivelato che quello che davvero non vedevano l'ora era vedere l'altro versante Civetta e avvicinarsi il più possibile al Pelmo.

L'ultimo viaggio di andata e ritorno è durato tre giorni per Amelia e Lucy, che hanno iniziato lungo il noto sentiero della Val Cordevole fino ad Alleghe, ma questa volta hanno svoltato a est per risalire la Val de Molin, tra il Monte Fernazza a nord e il Monte Coldai a sud. Oggi queste piste sono dedicate agli sport invernali, con una doppia funivia al Col dei Baldi.

Dopo aver attraversato il passo, seguiamo Amelia e Lucy lungo la deliziosa Val di Zoldo fino a Forno, con il suo patrimonio industriale, e da lì saliamo a Zoppè per vedere il Tiziano. Il ritorno a Caprile avviene lungo la Val Fiorentina, un'altra valle affascinante e incontaminata.

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iconfinder_flag-united-kingdom_748024png There was one item left on Amelia's planned itinerary – a pilgrimage to the tiny, remote village of Zoppè di Cadore, where it was claimed that the church had a picture painted by Titian. To get there they needed to cross the Forcella d'Alleghe and trek through Val di Zoldo, but by now they were seasoned travellers with a first ascent under their belts and Amelia revealed what they were truly looking forward to was to see the other side of Civetta and get as close as possible to Pelmo.

Their final round trip took Amelia and Lucy three days, and they started along the familiar path down Val Cordevole to Alleghe, but this time they turned east to climb Val de Molin, between Monte Fernazza on the northern side and Monte Coldai to the south. Today these slopes are devoted to winter sports, with a double funivia to Col dei Baldi.

After crossing the pass, we follow Amelia and Lucy along the delightful Val di Zoldo to Forno, with its industrial heritage, and from there we climb to Zoppè to check out the Titian. The return to Caprile is along Val Fiorentina, another charming and unspoilt valley.

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iconfinder_flag-italy_748049png In questo penultimo itinerario della Via Amelia, seguiamo Amelia e Lucy mentre iniziano a lasciare le Dolomiti dirigendosi verso Bolzano. Avevano diverse opzioni per il viaggio e fortunatamente per noi hanno scelto la via più panoramica, prima attraverso la Val Fodom fino ad Arabba, poi attraverso il Passo Compolongo fino a Corvara. La vista dalla Val Cordévole al Civetta, dalla terrazza della chiesa a Pieve di Livinallongo, è uno dei panorami più belli delle Dolomiti. Durante questo itinerario il paesaggio cambia radicalmente man mano che si viaggia da una valle all'altra. Al Passo Campolongo osserviamo le cime dell'Alta Badia prima di scendere a Corvara per qualche sorpresa. La Val Fodom e la Val Badia sono arricchite dalla cultura ladina delle Dolomiti e in questo itinerario abbiamo la possibilità di conoscere meglio la lingua e le tradizioni locali.

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iconfinder_flag-united-kingdom_748024png In this penultimate itinerary to Via Amelia, we follow Amelia and Lucy as they start to leave the Dolomites by travelling to Bolzano. They had several options for the journey and fortunately for us they chose the most scenic route, first through Val Fodom to Arabba, then over Passo Compolongo to Corvara. The view down Val Cordévole to Civetta, from the church terrace in Pieve di Livinallongo, is one of the most amazing views in the Dolomites. Throughout this itinerary the landscape changes dramatically as we travel from one valley to the next. On Passo Campolongo we gaze across the peaks of Alta Badia before descending to Corvara for some surprises. Val Fodom and Val Badia are enriched by the Ladin culture of the Dolomites and in this itinerary we have the chance to learn more about the language and local traditions.

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Comun de Cianacei

Comune di Canazei


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